Vasco Pratolini al 38° Giro d'Italia: "Lo Spettatore di Ricorboli"
"Ieri, passando il Giro per Firenze, ci fermammo poco fuori di città, sulla strada che conduce al Bandino, in un quadrato di case che chiamano Ricorboli e il cui centro è la Colonna e piazza Gavinana.
Un uomo venne vicino alla macchina, e ci guardava. Era un uomo ormai anziano, magro, duro nei tratti, non ispirava simpatia. Aveva in testa un cappello di feltro e la cravatta sembrava strozzarlo e lui sopportare con rassegnazione questo supplizio.
Ci guardava e sembrava ci giudicasse.
"Sono vicini" gli dicemmo." Il traguardo l'ha vinto De Filippis"
"Lo so "rispose. "Grazie lo so."
Era una persona educata dopo tutto. Forse, un artigiano, pensammo, un uomo distinto, anche se non ci destava simpatia.
Gli sorridemmo e lui finse di non accorgersi. Non ci toglieva lo sguardo di dosso .
Fu questione di due tre minuti. Sopraggiunsero le sirene dei motociclisti invitandoci a proseguire .
Avviammo il motore. Allora, soltanto allora, lo sconosciuto sbottò, Restando a braccia conserte, parve gli uscisse dalle labbra una scarica di mitra non di parole.
"Voialtri giornalisti, tutti senza distinsione, ce l'avete con Nencini. Non ne parlate mai. E' il più bravo di tutti. Lo boicottate. Ve ne accorgerete chi sia e non sarà mai presto."
Vasco Pratolini, Al Giro d'Italia Vasco Pratolini al 38°Giro d'Italia ( 14 maggio -5 giugno 1955), a cura di Ermanno Paccagni , Edizioni La Vita Felice, maggio 2001 Milano.
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