TRENTATRE ANNI FA MORIVA IL GRANDE << LEONE DEL MUGELLO>>



 

Firenze, 1 febbraio 2013



Trentatre anni fa il nostro grande, unico ed indimenticabile campione ci lasciava dopo una breve e feroce malattia.
 
Niente era  mai riuscito a  domare  il suo fisico, la sua mente  e la sua forza: gli avversari, le salite, le discese, il caldo, il freddo, le impervie strade, gli agguati sportivi, ogni volta lo avevano messo a dura prova, ma erano sempre stati sconfitti dalla sua incontenibile forza fisica e morale, fino a quando il tremendo male del secolo lo annientò. Un destino crudele, che lega Gastone alla vita del padre Attilio, deceduto anch'egli per un tumore ad un mese dal compimento dei suoi anni, proprio come suo figlio. Cinquantadue, sono le stagioni di vita terrena concessi al decano della famiglia Nencini, e soli quarantanove, sono gli anni vissuti dal suo erede più giovane.
 
Il giorno del suo funerale, celebrato nella Basilica di Santissima Annunziata a Firenze,  la folla commossa, che fino all'inverosimile aveva riempito la grande Piazza e le strade limitrofe, gli  rese omaggio, forse ancora di più  di quanto non fece nel luglio del 1960 al ritorno del vittorioso Tour de France, perché quel giorno non era lì solo per  salutare  il Campione, ma l'uomo vero, l'amico, il campione che diventato tale, in un epoca dove il ciclismo era lo sport d'eccellenza, era rimasto il ragazzo di Bilancino.
 
Sempre disponibile con tutti e per tutti, esempio di lealtà e di dignità morale che tanto ci ha lasciato in eredità, seppure il destino lo abbia  portato via presto.
 
La sua squadra, S.C. Gastone Nencini, i familiari, gli amici, lo ricordano e lo salutano con immenso affetto e con profonda stima.
 
Oscar Wilde diceva." Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione".
Per questo siamo certi che Gastone non sarà mai dimenticato!

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