Il "Muro del coraggio"





Dopo cinquant’anni di attesa si è ripercorso al Giro di Lombardia il durissimo Muro di Sormano, una salita     nota tra gli appassionati di ciclismo per la sua difficoltà. Divenne famoso negli anni sessanta quando venne inserito nel percorso della classica di autunno. Dopo un periodo di abbandono, la strada del Muro è stata recentemente asfaltata e chiusa al traffico a motore.
Il Muro di Sormano entrò nel percorso del Giro di Lombardia nel 1960, quando il patron Vincenzo Torriani, volendo rendere più selettiva la corsa, decise di aggiungere questa nuova salita, breve ma dalle pendenze fortissime (2,4 chilometri con punte quasi al 30%), dopo il tradizionale passaggio sul Ghisallo e prima dell'arrivo a Como.
L'effetto desiderato fu raggiunto persino oltre le aspettative: la salita si rivelò così dura che molti professionisti furono costretti a scendere di bicicletta e proseguire a piedi (anche perché sulle biciclette dell'epoca non erano normalmente disponibili rapporti sufficientemente corti per quelle pendenze).
Gastone Nencini fu tra i pochi corridori a concludere l’erta senza mai mettere il piede a terra come dimostra l’immagine.




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