Questo blog nasce per rendere onore a Gastone Nencini, campione italiano di ciclismo. Memoria e racconto, per tramandare il ricordo dell’atleta, che con coraggio, stoicismo e fair play, ha appassionato e commosso folle immense di sportivi per le sue formidabili imprese.
MONDIALE:IL CICLISMO TOSCANO GLORIOSO PASSATO E STIMOLANTE FUTURO
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dalla rivista
Living Tuscany
un intervista al Presidente del Comitato Regionale Toscana F.C.I. Giacomo Bacci
QUELLA BICICLETTA MARCATA LEO | di Elisabetta Nencini | E’ il 1955, quando la Chlorodont, nota azienda produttrice di prodotti per la cosmesi in Italia, decide di entrare nel mondo professionistico delle due ruote, costituendo l’omonima squadra. L’economia del paese, dopo il conflitto mondiale, sta rinascendo. Improvvisamente l’industria italiana diventa sponsor del ciclismo, segnando l’inizio di connubi extrasettore con l’impresa ciclistica: Nivea–Fuchs , Ba rtali-Brooklyn, Leo Chlorodont sono le aziende che aprono il varco a quello che a breve diventerà un carosello di marche propagandistiche bene evidenziate lungo le strade dal vivace corteo della carovana pubblicitaria e sulle maglie dei corridori. Il fenomeno non è casuale: nel 1952 si registra l’avvento ufficiale della televisione come spettacolo; imprese epiche, fino ad allora molto raccontate e poco viste, entrano nei salotti della penisola ...
ACQUA CALDA, SALE GROSSO E ACETO di Elisabetta Nencini dal libro "1919-2019 CENTO VOLTE COPPI" La storia che voglio raccontare non parla di spettacolari imprese né di rivalità tra due grandi campioni, Fausto Coppi e Gastone Nencini, mio padre, interpreti straordinari di epoche leggendarie del ciclismo, le cui strade un giorno si sono incrociate e per oltre un quinquennio, da atleti antagonisti, hanno pedalato fianco a fianco per le vie d’Europa. Questa è una vicenda semplice, è il racconto di un ciclismo di altri tempi, quando, pedalando sulle strade della fatica, i contendenti al podio, con savoir-faire , si passavano la borraccia, infuocando le tifoserie in discussioni interminabili, per cui ancora oggi si dibatte sulla generosità dell’uno o dell’altro fuoriclasse. È la storia di un tempo significativo, di contatti e contenuti umani, in cui i campioni, per quanto osannati dalle folle come valorosi eroi, in un periodo in cui lo sport del ...
TOUR DE FRANCE : QUELLA STRETTA DI MANO TRA IL GENERALE DE GAULLE E GASTONE NENCINI Ci sono eventi destinati a rimanere nella storia. Persone che si incontrano, si guardano negli occhi a cercare una connessione profonda: è la stima che si intende riconoscere alla persona che si ha difronte. È successo a Gastone Nencini, maglia gialla al Tour de France del 1960. Il suo incontro con il Presidente della Repubblica Francese, Charles de Gaulle, a Colombey-les-Deux- Eglises, ha segnato un momento storico per la Grande Boucle e per lo sport italiano, che tramite il suo campione ha mostrato il volto onorevole del Paese, come incisivamente ha ricordato il direttore generale del Tour de France, Christian Prudhomme, nell’intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro, tributando a Gastone Nencini, onore e rispetto, quel sentimento pubblicamente sancito dal capo di Stato francese nel 1960 a Colombey-les-Deux- Eglises, riconoscendo al fiorentino, il valore del campione. LE F...
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