Trentatre anni fa il nostro grande, unico e indimenticabile campione ci lasciava dopo una breve e feroce malattia. Niente era mai riuscito a domare il suo fisico, la sua mente e la sua forza: gli avversari, le salite, le discese, il caldo, il freddo, le strade impervie , gli agguati sportivi. Ogni volta lo avevano messo a dura prova, ma erano sempre stati sconfitti dalla sua incontenibile forza fisica e morale, fino a quando il tremendo male del secolo lo annientò. Un destino crudele che accomuna l'esistenza di Gastone a quella del padre Attilio, deceduto anch'egli per un tumore a un mese dal compimento dei suoi anni, proprio come suo figlio. Cinquantadue, sono le stagioni di vita terrena concesse al decano della famiglia Nencini, e soli quarantanove, gli anni vissuti dal suo erede più giovane. Il giorno del suo funerale, celebrato nella Basilica di Santissima Annunziata a Firenze, la folla commossa, che fino all'inv...
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