RIMOSTRANZE DI UNO SPORTIVO MUGELLANO: GASTONE NENCINI NON SI DIMENTICA
Pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata al direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti contenente le giuste rimostranze del Signor Noferini inerente la pubblicazione NIBALI e l'Italia del Tour.
La S.C. Gastone Nencini si associa a quanto espresso nella lettera e rimarca con forza l'ingiustizia perpetrata nei confronti di un grandissimo campione esempio morale per tutti gli atleti e i giovani del nostro tempo.
Sant’Agata Mugello, 11 agosto 2014
Sono ciclista amatoriale, più precisamente un cicloturista classe 1956, nato e vissuto in Mugello, provincia di Firenze su quella piccola parte della Toscana che confina con la Romagna a nord di Firenze me che ha dato i natali a quel grande Campione di ciclismo che è stato Gastone Nencini.
Mi accingo a scriverLe queste poche righe di getto, dopo aver terminato la lettura del vostro libro “Nibali e l’Italia del Tour” uscito il 2 agosto con il quotidiano da Lei rappresentato, perché come tifoso di ciclismo e come Mugellano mi sento a dir poco indignato, ma forse anche offeso per come avete , da sempre, trattato, anzi, non trattato la memoria e le gesta sportive di un mio conterraneo e grande Campione, appunto Gastone Nencini.
Già qualche anno fa, sotto uscite allegate al vostro quotidiano, delle medagliette che ricordavano i vincitori del “Giro d’Italia” anche in quel caso il nome di Nencini non era presente nella collezione, forse una svista da parte vostra mi sono detto, ma adesso con la pubblicazione di questo volume che giustamente esalta le gesta memorabili dell’ultimo vincitore del Tour e di altri Campioni italiani vincitori della Grande Boucle, mi sento di criticare apertamente il trattamento che ancora una volta ha riservato alla memoria ed alle gesta del nostro “Leone del Mugello” che pur essendo stato vincitore del Tour 1960, la sua impresa è stata relegata nelle ultime 11 (undici) righe dell’ultima pagina del libro “Nibali e l’Italia del Tour” quando nelle pagine immediatamente precedenti sono state ricordate le gesta di grandi Campioni italiani e non i cui nomi non compaiono sull’Albo d’Oro come vincitori della Grande Boucle.
Le ho scritto queste righe un tantino polemiche perché, come ripeto, da tifoso del ciclismo, lettore del vostro quotidiano e
Mugellano d.o.c., spero che in un prossimo futuro questo nostro Campione quasi ignorato trovi sulle pagine del Suo Giornale lo spazio che, a mio modesto parere, le sue passate gesta sportive meritano.
La ringrazio per il tempo dedicatomi e La saluto cordialmente
Alessandro Noferini
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