LA MAGLIA GIALLA DI GASTONE NENCINI NELLA COLLEZIONE DI BRADLEY WIGGINS











LA MAGLIA GIALLA DI GASTONE NENCINI NELLA COLLEZIONE DI BRADLEY WIGGINS








Sono trascorsi pochi giorni da quando il Signor Nicola ha cercato in ogni modo di mettersi in contatto con me,  per chiedermi se avevo la possibilità di vendere la maglia gialla indossata da mio padre al Tour de France del 1960, da lui stesso vinto.

La mia risposta alla sua domanda è stata negativa, non solo perché le maglie dei primati delle grandi corse a tappe sono di proprietà di tutta la mia famiglia, ma anche perché, se fossero appartenute esclusivamente a me, per nessun motivo al mondo le avrei cedute. Precisato il mio pensiero, cordialmente ci siamo salutati con la promessa da parte sua di farmi sapere se la ricerca avesse avuto un esito positivo. Promessa mantenuta!

Trascorsi pochi giorni dalla nostra ultima conversazione, mi ha scritto dicendomi che la tanto desiderata casacca era finalmente  in suo possesso. Gli rispondo che sono felice per lui, mentendo, perché in realtà sono dispiaciuta di non averla trovata io.

Dovendomi accontentare, gli ho suggerito un metodo appropriato per conservare il tessuto dagli attacchi delle micidiali tarme, affinché la maglia gialla di mio padre si potesse adeguatamente conservare nel tempo. Proprio in quel momento, il signor Nicola ha deciso  di rivelarmi quello che, in parte, mi aveva tenuto nascosto, ossia che il simbolo del primato della corsa più importante al mondo non lo cercava per se stesso quanto per un amico, un campione che, come mio padre, a distanza di cinquantadue anni, ha vinto il Tour de France, Bradley Wiggins. Collezionista di biciclette e maglie appartenute ai campioni di ogni epoca, mi ha fatto sapere, volgendo il suo pensiero al presente, parlando di mio padre, - un vero fuoriclasse non è mai anacronistico - che è un grande tifoso di Gastone Nencini: quando correva, era il suo sogno.

In allegato alla mail, mi ha inviato l’immagine della maglia gialla del 1960 con tasche anteriori e scritta della società di appartenenza “Carpano”,  ricamata come si usava all’epoca. All’improvviso, un’emozione grande mi ha sorpreso. Non potevo desiderare un custode migliore, se non un campione, per conservare una parte tangibile della storia sportiva di mio padre. Un atleta, Sir Wiggins, che conosce il valore e il significato intrinseco della maglia gialla, esempio concreto della fatica, dell’abnegazione e della determinazione, che sono alla base di questo bellissimo sport.


È la maglia della gloria: indossarla significa entrare nella storia ed esistere per sempre.




Elisabetta Nencini
Firenze, 3 luglio 2017




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