GASTONE NENCINI tra storia e leggenda
Gastone Nencini tra storia e leggenda
mostra fotografica a cura di Elisabetta Nencini
Comune di Massa e Cozzile (PT) Assessorato alla Cultura
Scatti fotografici d’autore che raccontano la storia di un gigante del
pedale, un’icona dello sport italiano.
Gastone Nencini, soprannominato il Leone del Mugello,
o come lo definì la stampa <<l’uomo dei traguardi di prestigio>>,
ha vinto un Giro d’Italia nel 1957 e un Tour de France tre anni dopo,
collezionando record ad oggi rimasti imbattuti.
A lui e alle sue imprese è dedicata la mostra fotografica curata da Elisabetta
Nencini, figlia del campione, allestita nel museo di San Michele all’intero
delle mura dell’antico borgo toscano di Massa.
L’evento è correlato con la quarta edizione di Arte a Massa e Cozzile associazione
Giorgio Stolz per l’Arte Contemporanea diretta
da Mauro Lovi. Quest’anno la rassegna è dedicata alla mobilità delle due ruote
e intitola la sua edizione “TRAGUARDI o dell'amore per la bicicletta”.
Come una storyboard, la vicenda
sportiva del campione si compone seguendo un ordine sequenziale cronologico,
dove le parole di autorevoli personaggi delineano, con l’immagine, l’anima
della storia, che Elisabetta, con la sensibilità dell’artista che le compete,
ha evidenziato nello sguardo e nel sorriso del padre, le virtù del vero
sportivo, capace con le sue imprese di commuovere ed entusiasmare folle
oceaniche. Un percorso emozionale, che racconta la storia straordinaria di un
uomo, che ha saputo con passione, coraggio, forza e integrità dare il meglio di
sé in bicicletta e nella vita, senza mai
perdere la serenità e la giusta soddisfazione per aver raggiunto importanti
traguardi, superando ogni volta i propri limiti, senza mai cedere a nessuna
debolezza, neppure quella del suo corpo.
E’ attraverso le immagini, che Elisabetta intende dare una chiave di
lettura semplice, priva di retorica, alla storia che il padre le ha lasciato in
eredità come fonte di insegnamento di valori e professionalità. “Un bene
prezioso che pensavo appartenere solo a me”, spiega Elisabetta “ma che ho scoperto essere
un bene comune, italiano, la cui storia, come quella di altri campioni, non ha
tempo, ma vive nel tempo, come le grandi opere d’arte nate dal talento e la
passione dell’uomo, continuano ad emozionarci ed essere fonte di ispirazione ”.
La mostra si inaugura domenica 7 luglio alle 18.00
e si svolgerà dal 7 al 28 luglio 2019
(aperta sabato e domenica dalle 18.00 alle 23.00)
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