ECO DI UNA PASSIONE VISSUTA il nome di Nencini inciso nel cuore della Valtellina
ECO DI UNA PASSIONE VISSUTA
il nome di Nencini inciso nel cuore della Valtellina
In Val Tartano nella Valtellina, durante i
sopralluoghi per la costruzione del ponte tibetano più alto d’Europa, nel
silenzio assordante della fitta vegetazione, lontano dal mondo metropolitano, è
apparso, fagocitato dal bosco, il rudere di una baita di pastori transumanti.
Al suo interno, nulla è rimasto del tempo trascorso di chi, in solitudine, ha
vissuto un’esistenza ereditata e faticosa, fatta di sacrifici e privazioni.
Niente, all’interno della modesta dimora, che ricordasse il passaggio di
persone, se non due scritte incise con forza sull’architrave della porta: “W
NENCINI”.
Una traccia indelebile che, un giorno di tanti anni
fa, un giovane pastore ha voluto lasciare di sé, della propria storia e di chi
occupava i suoi pensieri facendolo sentire, nell’isolato alpeggio, meno solo e
più forte, fiero di aver scelto Gastone Nencini come il beniamino, in cui
identificarsi, come il campione da sostenere
con il proprio tifo, urlato e scalfito nel legno secolare della baita. Una
passione sportiva, come i grandi amori, la cui memoria è degna di essere
salvaguardata; questo deve aver pensato l’autore del “graffito”, mentre, con il
suo coltello da lavoro, incideva il nome
dell’atleta prescelto. Così è stato,
poiché, a distanza di sessant’anni, o forse più, chi ha varcato la soglia
dell’ormai fatiscente baita, è stato così sensibile da percepire al suo interno
l’anima di una storia meravigliosamente umana, tanto da volerne carpire l’essenza
con uno scatto fotografico, ricordo - delicato e forte al contempo - che oggi
mi viene donato, eterno e vivo come il sentimento di chi lo ha prodotto.
Elisabetta Nencini
Firenze, 19 dicembre 2019
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Fotografia di: www.incinqueconlavaligia.com
E' con il cuore che ringrazio Giacomo Bianchini, autore degli scatti fotografici "W NENCINI"
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