IN ESPOSIZIONE LA BICICLETTA DI NENCINI A SPORT LE SFIDE DEL CORPO
IN ESPOSIZIONE LA BICICLETTA DI NENCINI A SPORT- LE SFIDE DEL CORPO
Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART)
1 novembre - 22 marzo 2026
In vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, il Museo di Arte
Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) inaugura la mostra “Sport Le sfide del corpo”.
Un emozionante viaggio attraverso oltre duemila anni di storia, con più di trecento opere che raccontano il profondo legame tra arte e sport: due discipline che rappresentano l’espressione della creatività umana, manifestandosi in forme diverse ma convergendo in un linguaggio universale, capace di arrivare dritto al cuore e di comunicare emozioni e sensazioni destinate a vivere nel tempo, senza mai smettere di affascinare, grazie a quel virtuosismo che caratterizza entrambe.
Un dialogo in cui la creatività artistica e la tensione sportiva si fondono in un’unica narrazione di eccellenza e passione.
La stessa passione che ha spinto mio padre, Gastone Nencini, a sfidare le vette dell’impossibile e che oggi viene celebrata nella sezione “La leggenda sui pedali”.
In esposizione, affiancata da opere pittoriche a lui dedicate, si trova la bicicletta con la quale vinse il Tour de France nel 1960: un tributo alla forza, all'abnegazione e alla bellezza del gesto sportivo. Lui, che si univa al suo mezzo meccanico come un'opera futurista, affrontava le discese alla velocità del vento, disegnando traiettorie perfette e anticipando il percorso oltre la curva.
Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) inaugura la mostra “Sport Le sfide del corpo”.
Un emozionante viaggio attraverso oltre duemila anni di storia, con più di trecento opere che raccontano il profondo legame tra arte e sport: due discipline che rappresentano l’espressione della creatività umana, manifestandosi in forme diverse ma convergendo in un linguaggio universale, capace di arrivare dritto al cuore e di comunicare emozioni e sensazioni destinate a vivere nel tempo, senza mai smettere di affascinare, grazie a quel virtuosismo che caratterizza entrambe.
Un dialogo in cui la creatività artistica e la tensione sportiva si fondono in un’unica narrazione di eccellenza e passione.
La stessa passione che ha spinto mio padre, Gastone Nencini, a sfidare le vette dell’impossibile e che oggi viene celebrata nella sezione “La leggenda sui pedali”.
In esposizione, affiancata da opere pittoriche a lui dedicate, si trova la bicicletta con la quale vinse il Tour de France nel 1960: un tributo alla forza, all'abnegazione e alla bellezza del gesto sportivo. Lui, che si univa al suo mezzo meccanico come un'opera futurista, affrontava le discese alla velocità del vento, disegnando traiettorie perfette e anticipando il percorso oltre la curva.
Così come la strada, anche la pedana espositiva si trasforma in un luogo in cui le ombre delle due ruote di Gastone Nencini, Gino Bartali e Fausto Coppi si intersecano in una fuga verso l’infinito. La forza muscolare che ha generato la spinta su quei pedali è ancora avvertibile nell’aria: è l’energia dell’opera compiuta, destinata a rimanere nella storia, oltre ogni tempo.
Elisabetta 𝐍𝐞𝐧𝐜𝐢𝐧𝐢
In
esposizione opere dedicate a Gastone Nencini di:
𝐔𝐠𝐨 𝐍𝐞𝐬𝐩𝐨𝐥𝐨
Gastone Nencini: in giallo e rosa, 2020
acrilico su tavola, 60 x 120
𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐂𝐡𝐢𝐚
Omaggio a Gastone Nencini, campione del ciclismo e pittore, 2007
olio su tavola, 100 x 65 cm
𝐔𝐠𝐨 𝐍𝐞𝐬𝐩𝐨𝐥𝐨
Gastone Nencini: in giallo e rosa, 2020
acrilico su tavola, 60 x 120
𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐂𝐡𝐢𝐚
Omaggio a Gastone Nencini, campione del ciclismo e pittore, 2007
olio su tavola, 100 x 65 cm




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