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Visualizzazione dei post da 2019

ECO DI UNA PASSIONE VISSUTA il nome di Nencini inciso nel cuore della Valtellina

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ECO  DI UNA PASSIONE VISSUTA il nome di Nencini inciso nel cuore della Valtellina In Val Tartano nella Valtellina, durante i sopralluoghi per la costruzione del ponte tibetano più alto d’Europa, nel silenzio assordante della fitta vegetazione, lontano dal mondo metropolitano, è apparso, fagocitato dal bosco, il rudere di una baita di pastori transumanti. Al suo interno, nulla è rimasto del tempo trascorso di chi, in solitudine, ha vissuto un’esistenza ereditata e faticosa, fatta di sacrifici e privazioni. Niente, all’interno della modesta dimora, che ricordasse il passaggio di persone, se non due scritte incise con forza sull’architrave della porta: “ W NENCINI ”. Una traccia indelebile che, un giorno di tanti anni fa, un giovane pastore ha voluto lasciare di sé, della propria storia e di chi occupava i suoi pensieri facendolo sentire, nell’isolato alpeggio, meno solo e più forte, fiero di aver scelto Gastone Nencini come il beniamino, in cui identificarsi,...

DA LA SPEZIA A BARBERINO PER UN OMAGGIO AL LEONE DEL MUGELLO

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DA LA SPEZIA A BARBERINO PER UN OMAGGIO AL LEONE DEL MUGELLO Barberino di Mugello, 10 novembre 2019 Una mattinata di passione ciclistica quella di ieri a Barberino. Questo grazie anche all’Associazione Sportiva Lorelì che, con i suoi rappresentanti, da La Spezia, hanno viaggiato in direzione Mugello per rendere omaggio a Gastone Nencini, l’indimenticato campione. A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti, che insieme ai figli di Gastone Nencini, Elisabetta e Lapo, accompagnati dalla Soc ietà Ciclistica che porta il nome del campione mugellano, ha accolto il gruppo sportivo spezzino nell’antico Palazzo Pretorio manifestando tutta la loro gratitudine per la bellissima iniziativa. Nel corso dell’incontro, la Società Ciclistica Gastone Nencini ha donato la maglia sociale che riporta i colori dei primati del campione da esporre nel Museo e due libri che raccontano la storia sportiva del “leone del Mugello”, per arricchire una già fornita...

ACQUA CALDA, SALE GROSSO E ACETO

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ACQUA CALDA, SALE GROSSO E ACETO   di Elisabetta Nencini dal libro "1919-2019 CENTO VOLTE COPPI" La storia che voglio raccontare non parla di spettacolari imprese né di rivalità tra due grandi campioni, Fausto Coppi e Gastone Nencini, mio padre, interpreti straordinari di epoche leggendarie del ciclismo, le cui strade un giorno si sono incrociate e per oltre un quinquennio, da atleti antagonisti, hanno pedalato  fianco a fianco per le vie d’Europa. Questa è una vicenda semplice, è il racconto di un ciclismo di altri tempi, quando, pedalando sulle strade della fatica, i contendenti al podio, con savoir-faire , si passavano la borraccia, infuocando le tifoserie in discussioni interminabili, per cui ancora oggi si dibatte sulla generosità dell’uno o dell’altro fuoriclasse. È la storia di un tempo significativo, di contatti e contenuti umani, in cui i campioni, per quanto osannati dalle folle come valorosi eroi, in un periodo in cui lo sport del ...

TRAGUARDI o dell'amore per la bicicletta

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                                                                                                                                                                                                           Comune di Massa e Cozzile                         ...

GASTONE NENCINI tra storia e leggenda

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Gastone Nencini tra storia e leggenda mostra fotografica a cura di Elisabetta Nencini Comune di Massa e Cozzile (PT) Assessorato alla Cultura Scatti fotografici d’autore che raccontano la storia di un gigante del pedale, un’icona dello sport italiano. Gastone Nencini, soprannominato il Leone del Mugello , o come lo definì la stampa <<l’uomo dei traguardi di prestigio>>, ha vinto un Giro d’Italia nel 1957 e un Tour de France tre anni dopo, collezionando record ad oggi rimasti imbattuti. A lui e alle sue imprese è dedicata la mostra fotografica curata da Elisabetta Nencini, figlia del campione, allestita nel museo di San Michele all’intero delle mura dell’antico borgo toscano di Massa. L’evento è correlato con la quarta edizione di Arte a Massa e Cozzile associazione Giorgio Stolz per l’Arte Contemporanea diretta da Mauro Lovi. Quest’anno la rassegna è dedicata alla mobilità delle due ruote e intitola la sua edizione “TRAGUARDI o...
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GAUL SI E' CONCESSO UN LUSSO DA TURISTA... di Bruno Raschi TUTTOSPORT, venerdì 7 giugno 1957 Trento, 6 giugno Erano da poco passate le 13 e ci si stava avvicinando a Brescia. La corsa, nel meriggio afoso, a marce basse, come pisolando al sole, quando fu scossa di colpo dal primo allarme. Un motociclista della polizia, uno dei due che procede immediatamente il gruppo, incalzò le prime macchine con tutto il fiato della sirena, muovendo a vortice il braccio sinistro, quasi agitasse una frusta. La corsa avvampò: alla prima sirena fecero eco tutte le sirene, tutti i clackson della carovana. Pareva l'allarme di un attacco aereo. Fu un arrembaggio solo: le auto si schierarono per superarsi, la gente che aspettava nella periferia della città si rifugiò di colpo sui marciapiedi, le mamme dalle finestre chiamarono, spaventati, i loro bambini. La scena, nel suo colore, poteva somigliare a mille scene di tutti i giorni. Ma no...

GASTONE NENCINI ha vinto un grande Giro d'Italia davanti a Bobet e Baldini

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_________________________________________________ TUTTOSP ORT Milano, 9 giugno 1957 GASTONE NENCINI ha vinto un grande Giro d'Italia davanti a Bobet e Baldini (rivelazione della corsa) Capolavoro di regolarità e di pazienza   di Carlin Gastone Nencini ha compiuto il prodigio di vincere davanti a due grandi campioni forestieri in un Giro d’Italia fatto per i forestieri. Si sarebbe gridato allo scandalo se, quando disponevamo di un Bartali o d‘un Coppi, fosse stato ideato un Giro d’Italia con tre arrivi in salita (Loreto, Campo dei Fiori, Bondone) e una tappa a cronometro ancora in salita (Boscochiesanova). I forestieri si sarebbero rifiutati di venirci: Ebbene ciò è stato fatto per questo 40° Giro d’Italia, invitandovi un Gaul. I nostri sportivi avrebbero mugugnato se, pur avendo due assi, ma divisi in squadre di opposti interessi industriali, la formula del Giro avesse assicurato la compattezza dei forestieri, bloccandoli in forti squadre nazionali al comando...